La Legge di bilancio 2021 ha esteso la platea dei soggetti beneficiari della misura “Resto al sud”. In virtù dell’articolo 1, co. 171 della Legge di Bilancio 2021, è stata elevata da 45 a 55 anni l’età per accedere agli incentivi.
Resto al Sud è una misura di sostegno all’autoimprenditorialità che nel suo primo anno di attività, a livello nazionale, ha raccolto 16.218 adesioni e finanziato 2.177 proposte per un totale di oltre 20mila nuovi posti di lavoro, investimenti per 145 milioni di euro e 68 milioni agevolazioni concesse.
Si propone di promuovere nelle regioni del Mezzogiorno la costituzione di nuove imprese per la produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, per la fornitura di servizi alle imprese e alle persone e nel settore turistico.
La misura si rivolge a tutti quei soggetti che non risultino già titolari di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017; beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità; residenti, al momento della presentazione della domanda, nelle regioni del mezzogiorno.
La misura prevede un finanziamento, a copertura del 100% delle spese ammissibili, così articolato: 50% come contributo a fondo perduto erogato dal soggetto gestore; 50% sotto forma di finanziamento bancario e un contributo in conto interessi. I finanziamenti possono arrivare fino a: 60.000 euro per le attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione esercitata in forma individuale (l’importo originario di 50.000 euro è stato incrementato dalla legge di conversione del decreto Rilancio); 200.000 euro per le società composte da quattro soci.
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